<< UN ARCOBALENO DI IDEE >>

 

  Mi chiamo Antonella Gandolfo Lima Rampolla, sono nata in Calabria, attualmente risiedo a Ronchi dei Legionari (Gorizia).

In giovane età, per un drammatico incidente ho perduto l’uso totale della vista. Dopo aver conseguito i diplomi di Fisiopatologia e di Metodo tiflologico A.Romagnoli, mi sono laureata a Bari in Giurisprudenza e poi a Roma specializzata in Sviluppo Economico.

Ho vinto il concorso “Premio Progresso Italo-americano” per la migliore studentessa, bandito dalla “GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO”.  

Ho insegnato per diversi anni a Rutigliano (Bari) e a Trieste, dove mi sono sposata e dove sono nati i miei due figli.  

Per un periodo sono stata consigliere comunale a Trieste.  

Ho pubblicato diverse sillogi poetiche, nonché liriche e prose varie in antologie e giornali.

Ho inoltre ideato e diretto i cinque volumi dell’antologia Kaleidos.  


Ho vinto numerosi premi letterari.
 

Fornita di un originale spirito creativo mi diletto a realizzare lavori artigianali estrosi, come pannelli, cuscini, ecc., nonché le “Creature fantastiche di Alira”, bambole enigmatiche e maliziose nei loro bizzarri abiti che ho presentato in diverse mostre, l’ultima delle quali nel mese di gennaio 2012.
 
 
  Antonella Lima Rampolla il 19 Agosto a Bivongi (RC) ha presentato la sua ultima produzione “Bruzia, la figlia del sole” al pubblico e alla scolaresca delle Medie Statali su organizzazione della locale biblioteca, aprendo un interessante dialogo con i ragazzi sulla sua produzione letteraria e sul suo iter umano e culturale. Inoltre, ancora in Calabria, ha partecipato nel Dicembre 2006 a una lunga tournee letteraria: 
dapprima, l’8, a Casole Bruzia (CS) per il Concorso internazionale dell’Associazione Umanitaria Mondiale per il Benessere della Vita, indi, l’11,  per il Sistema Bibliotecario Silano in San Giovanni in Fiore (CS) nell’Abbazia Florense di Gioacchino da Fiore, dove ha incontrato gli studenti. 
Il 12 presso la Biblioteca Comunale di Mammola (RC) per il Sistema Bibliotecario Ionico, dove, presentata dalla giornalista e scrittrice Imma Divino e dal professor Giuseppe Maviglia, sindaco di Africo, l’autrice ha incontrato gli studenti che, accompagnati da flautiste del Conservatorio di Musica, hanno recitato brani tratti da “Bruzia, la figlia del Sole” e da “Pelle di lupo”.

Il 13, poi, presso la Scuola Media Maresca di Locri – Istituto Comprensivo di Gerace - Antonella Lima Rampolla è stata presentata dal professor Ugo Mollica. Gli studenti hanno recitato brani dei suoi libri, accompagnati da un maestro di chitarra.
Il 14 per la Biblioteca Comunale di Monasterace Marina (RC) – nel Salone Delegazione Municipale – la suddetta scrittrice è stata presentata dal Sindaco, dott.ssa Maria Lanzetta, e dalla giornalista Imma Divino. Anche in questa occasione brani dei suoi libri sono stati recitati dagli studenti, accompagnati da altre flautiste del Conservatorio di Musica.
L’autrice, il 15,  era a Gerace, presentata dal Sindaco, e il 17 a Bovalino, presso il Grand Hotel Villa Afrodite, invitata dal Sistema Bibliotecario, dall’Amministrazione Comunale, dalla Scuola Media Statale e dalla Biblioteca Comunale, dove è stata presentata dal dott. Piero Leone, Presidente dell’Associazione Biblioteche Calabresi, e ancora dalla giornalista Imma Divino. Brani dei suoi libri sono stati recitati dagli studenti della Scuola Media, accompagnati da nuove flautiste del Conservatorio di Musica; l’attore e cantastorie Nino Racco ha recitato il “Parto di Natale” tratto da “La sentinella delle stelle” (racconti marinari della scrittrice). Faceva da suggestivo sottofondo l’accompagnamento del musicista Peppe Platani.
 
  Note critiche su alcuni volumi di prosa:

"Appunti di corsia"
“…documento letterariamente ragguardevole di una sensibilità acuta, di straordinario coraggio e di struggente speranza…”   ( da Il PICCOLO di Trieste — agosto 1993, firmato da R. Damiani.)

“…Scritto in un linguaggio di notevolissima efficacia e di ragguardevole maturità rivela un eccellente capacità d’indagine introspettiva e di scandaglio interiore…”  ( commissione critica ITALO SVEVO.)  

"...lavoro sofferto, diario pregnante in cui la Gandolfo ha riversato la propria esperienza di paziente, sottolineando in tal modo anche il problema morale della scienza.
Benchè non triestina di nascita, Antonella Gandolfo entra dunque a buon diritto con il suo -Appunti di corsia-( premio S.A.L. Friuli Venezia Giulia '80) nel panorama letterario di casa nostra."  ( Marcello Fraulini)

"...questo -Appunti di corsia- , rievocazione della lunga esperienza in ospedale, è un'analisi impietosa, un monologo interiore crudo e angosciato in cui c'è spazio anche per una realtà umano - sociale - medica...
...prosa di originale impalcatura, trova la propria forza narrativa nella capacità di trasferire sulla pagina le proprie sensazioni, lamenti, aliti grevi, odori, in un'atmosfera squallida di particolare realismo..."  (M.Comite Coretti) 

 

The White House                
November 18, 1987

Dear Ms. Gandolfo:    Thank you for your nice message and lovely gift. Your kind words have given me encouragement, and I am very apprenciative of your thoughtfulness and concern.
The president and I thank you, and we send our best wishes.
Sincerely,
Nancy Reagan


La sentinella delle stelle

(Dall’introduzione) “…Scrittrice dal temperamento vivo ed appassionato, per vicissitudini familiari e personali ha abitato in numerose città d’Italia. Da tutti questi suoi viaggi ha acquisito interessanti esperienze ed eccezionali contatti umani, arricchendo i suoi orizzonti reali e fantastici d’immagini palpitanti, di colori, di suoni, di aromi, sicché ogni suo scritto è una sequenza di scenari incantati e suggestivi...”.

“… Doviziosa nel lessico e sempre musicale, questa prosa coinvolge il lettore nei suoi ritmi suadenti e carezzevoli, dà affabulazione che si alimenta delle singolari atmosfere in cui agiscono, come entro scenari sottratti all’illusoria precarietà del reale storico, personaggi archetìpici, ora affascinati da splendori remoti ora vittime di destini arcani, tutti ugualmente prigionieri d’una stessa nostalgia. Letture eccellenti devono avere recato un contributo di lusso alla maturazione letteraria di Antonella Gandolfo, senza tuttavia far revocare in dubbio l’originalità della sua ispirazione: azzardo – accanto ai grandi delle fiabe nordiche – il Conrad di <<Nostromo>>, Melville, Stevenson e Poe (per come si ammantano di gravidi misteri) situazioni dall’apparenza normale, nonché  Sgorlon e la tradizione ispano-americana per il sentimento dell’ineluttabile che gonfia le vele del Fides…” (R.Damiani).  

Nel cappuccio del forse
“…Leggi nelle stellari pupille di Malykor: gli amori son come sassi gettati nell’acqua turchina; dapprima fan cerchi sempre più larghi… sempre più labili… poi... Nulla” (Nota Editoriale.)

Pelle di lupo -ricordi dì Calabria -

L'autrice di "Pelle di Lupo" ha descritto con artistica maestria le problematiche calabresi attraverso racconti ricchi di liricità e di suoni soffusi. La narrazione transita da un argomento all'altro con voli pindarici e pennellate di espressionismo, ove i colori si mescolano ai rumori, ove gli stati d'animo si amalgamano con i fenomeni naturali fino a creare un armonico unisono.  
Ella entra nelle pieghe più intime, nei meandri più profondi della psiche umana. Nei casi più disperati la vena poetica mitiga il lacerante dolore che attanaglia, più che il corpo, l'anima, sottoposta a tabù ancestrali... 
Il linguaggio poetico ricco di aggettivazioni, di forme verbali insistenti per meglio farvi risaltare l'effetto delle azioni, l'introduzione dei termini dialettali che rendono più vivo il colloquio tra i vari personaggi, le pennellate paesaggistiche, che, anche quando sono buie, hanno una luce inconfondibile, per non parlare dei tramonti della Calabria che lasciano dentro una struggente nostalgia, ricordano pagine di "Eva Luna racconta" di Isabel Allende. Nel libro della scrittrice cilena viene descritto un altro Sud, quello dell'America con tutte le problematiche politico-sociali-economiche che in esso sono insite. Entrambe le autrici entrano nelle pieghe dell'io interiore, denunciando le violenze contro donne e bambini, la prepotenza dei potenti contro i più deboli. In entrambe, la descrittività linguistica è ricca: ma mentre in Isabel Allende essa è più asciutta ed assottigliata nell'indispensabile, in Antonella Lima Rampolla ha una melodia poetica che in ogni pagina lascia trasparire una musicalità che va diritta nell'anima...

Sfingi di luna rossa
"… creature in dissolvenza piagate d’amore, in tormentati costrutti vitali quali occulte fibrillazioni dell’ignoto, cercano intimo dialogo e appassionata estrinsecazione di femminilità…”  (Nota Editoriale.)  

Il lupo ha rubato la luna
Romanzo il cui titolo “ha il sapore della favola e della metafora… Un libro in cui trovano rilievo la paesaggistica e la psicologia dei personaggi…” (da IL PICCOLO di Trieste – febbraio 2001, firmato G. Palmisano)


SOCIETA' XX° SECOLO - Bologna:  
... Di non facile lettura questo racconto della Gandolfo "Lettera a Zoe", ipertesa in un simbolismo esasperato dove anche il linguaggio assume connotazioni diverse, passando da una scrittura automatica a frequenti slanci lirici intrisi di un'aggettivazione di leggero sapore decadente, tanto caro all'autrice stessa. La narrazione si dipana libera abolendo protagonista e personaggi, tutta tesa a universalizzare i sentimenti, le riflessioni, gli slanci... Il sommesso, rassegnato pessimismo della Gandolfo trova qui la corrispondenza più felice, più convincente nel muto paesaggio, nelle pietre opache della conclusione, nella loro fredda passiva staticità come nello scenario più vivo, brutale, alienante, fantascientifico dell'attacco, dove i fasci di luce intermittente ci introducono in un'atmosfera di dolente automatizzazione...

Note critiche sulla poesia: 

(G. Massarelli, Direttore de "IL PUNGOLO VERDE" - Campobasso:)  
... Le sue liriche davvero sincere, profonde e umane hanno tanta, ma tanta autentica poesia... "Nella Luce Senza Luce" è un volumetto di poesie dal verso spigliato, agile ed armonioso che rispecchia l'interiore tormento della Gandolfo, dove il calore umano di ogni parola si stempera nella morsa del dolore, compagno inseparabile di questa donna che riesce ad avere la forza di vivere e lottare in vista di una fede dello spirito e di una speranza del domani migliore...

 

 

 
Taluni libri sono stati adottati da alcune scuole medie statali.  

 

Sono stati radiotrasmessi i seguenti lavori :

Anche le querce muoiono” -racconto-  

Finale numero 3” –radiodramma-  

Chiodi e stelle di una storia” –romanzo autobiografico in 25 puntate-  

Pagine da “Appunti di Corsia” –romanzo autobiografico-


Liriche”  trasmesse da Radio Vaticana-
 
Tutti gli scritti editi sono stati letti da noti attori e registrati su cassette per la nastroteca “ Libro parlato” U.I.C. in duplice interpretazione, versione triveneto e a livello nazionale. Si può richiederne l’ascolto alle sedi di registrazione di Trento e Roma.
Sono stati pertanto inseriti nel Catalogo Nazionale della produzione letteraria mondiale.  
 
Si riportano altri giudizi critici:

Dott. L.Favotti, direttore della Radio Nuova Trieste

"… Un incontro non incontro -una voce al telefono- …La storia di Antonella è come un veliero che naviga tra i vortici più spaventosi: un ritmo di luci e colori interiori nella notte del senso, un espandersi di vibrazioni in tutto l’essere: il mondo di una non vedente che sa e che vuol vedere… Quello di Antonella è un incontro che conta..."

Dott. R.Damiani, critico letterario:  

"…Scrittrice dalla fantasia fervida e dall’immaginazione rigogliosa… Ha scrittura sì tesa e molto preziosa, però sapientemente costruita e controllata anche là dove si concede espansioni liriche o intensi momenti d’abbandono sentimentale…"

Dall' INEDITO:

"... La passione più pungente, più calda, più imperativa, e quello che la scrittrice sente nelle composizioni delle sue poesie, nelle quali esprime tutto il flusso cocente risalente dal suo animo, per rappresentare con approfonditi versi, tutto ciò che le rotea intorno, ma più precisamente quello che vive, e fa vivere, con la sua galoppante fantasia, nel suo piccolo mondo ancestarle, nel quale desidera dimorare per poter dire agli altri la purezza che là, sotto quel piccolo lembo di cielo, esiste. Bellissimi ed umani i temi che svolge Antonella GANDOLFO, ma oltre che belli risentono tutti della sensibilità della sua anima, della passione che, in fondo ad essa, regna allorquando il "tocco" delle Muse la spingono a vergare poetici versi di ricercata purezza e di chiarissima sincerità. "

Da ADIGE PANORAMA, nota critica di M. Comite Coretti:  

"... Antonella non può fidarsi più all'ansia degli occhi, non può credere agli "invitanti sorrisi" o ha paura di essi; il dolore, il male l'hanno ora forgiata diversamente, non indurita ma resa cauta e più sensibile ancora. Le parole devono quindi essere trattate col bisturi, senza pietà quando manca il tormento dello sguardo... Si penetra allora l'essenza, si <<sguscia appunto la pelle>>, si incide in profondità... "

Da EDIZIONI ITALO SVEVO: 

"... Il dramma umano, vissuto e narrato in "APPUNTI DI CORSIA", non si smarrisce, come facilmente avrebbe potuto fare, nei meandri zuccherosi del patetismo, nè -per converso- si attesta, sull'onda di un attuale revival neonaturalistico, sulla sponda del documentarismo a fosche tinte e tragiche, con punte orrorose. Al contrario, il testo si segnala e si lascia apprezzare per la sua asciutta dolente umanità, per la sua viva sostanza etica, infine -ed è il dato più positivo in assoluto- per la sua costante lucidità. Il "male" si trasforma in una lente, abile a definire, in un gioco sottile d'ipotesi, la sostanza vera di chi gravita attorno a un letto d'ospedale, impegnato a coprire il proprio "pirandelliano" ruolo: così la protagonista dell'"avventura" riscopre il suo prossimo già noto, sapendo nel contempo delineare la fisionomia-psicologia di quell'altro "prossimo" con cui entra per la prima volta a contatto..."
 
 
" La scrittrice, anima avventurosa, assetata di emozioni e di esaltanti conquiste,  pur essendo non vedente, vuol volare, appesa al candido paracadute, pei viali del cielo…”  " A parte la creatività letteraria, con colorato spirito d’inventiva, si diletta a coltivare attività artigianali, creando manufatti con materiali vari. E' stata portata dalla grande fantasia creativa e dall'estrosità del carattere ad esprimersi con opere di forme e colori sorprendenti, Collage, patchwork, lavoro con ferri, nastri, stoffa, lana, fiori, gommapiuma...: i materiali usati sono i più vari, come varie sono le creazioni: tappeti, cuscini, maglie, animali e soprattutto bambole di stoffa."    (da: " 6^ Mostra degli Hobbies di Turriaco, Circolo Culturale e Ricreativo Brandl").
 
 

Antonella Gandolfo (vincitrice del concorso Gli occhi dentro) così si racconta: chi sono? Una donna! Dentro i ruoli socio-familiari, prigioniera libera! Il mio nome Antonella (fiore nuovo), voglio sia un programma, una conquista, un dono. Nel mio bouquet vi è  l'alloro della laurea, il Braille di speranza per bimbi chiusi, l'edelweiss di un amore, gli steli di due nuove vite,  Nella mia bisaccia cocci d'esistenza, cristalli di lacrime, la benda del buio: una vita fatta di treni, di corse d'evasione e di  ricerca. Scrivo con parole di sale e sole, come la terra che mi fu culla.  La vita mi vestì di nero, ma il dolore mi diè ali d'ascesa e l'amore la gemma del sogno. Scrivo, dipingendo suoni, colori e aromi,  per dar  anche scale di rivolta a chi porta il marchio del nessuno. Sono un grido di donna che parla a mani  nere, che cerca cuori bianchi. Chi sono, dunque? Una lampara in ombra che si è voluta accendere, un granello ardente della mia Calabria, uno scrigno di sospiri e di canzoni, una penna piccola che ricama  fiabe.

 
 
 

L'inizio della fiaba

 

X e Y nella nebbia

 
 
     

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